Cosa fa di un gatto, un "gatto"?

Quando ci si accosta allo studio e alla comprensione di una qualunque specie animale (incluso l'uomo!), il primo concetto con cui è necessario familiarizzare è quello di etogramma. L'etogramma di una specie è il catologo, l'insieme dei comportamenti propri ed innati di quella specie. Nel caso del gatto, dunque, l'etogramma di specie includerà comportamenti come


.. e tanto altro ancora.

Nel suo complesso, l'etogramma descrive completamente il comportamento degli individui di una specie, i “mattoncini” su cui esso si struttura. L'etogramma ha il suo motivo d'essere nella sopravvivenza: tutte le specie, nel corso della loro evoluzione, hanno messo a punto una serie di strategìe adattive che hanno permesso loro di arrivare fino ai giorni nostri. L'insieme di queste strategie, ovvero comportamenti, viene definito etogramma.

Un comportamento descritto dall'etogramma, dunque, è un comportamento che attiene intimamente alla sopravvivenza dell'individuo e, dunque, al suo stato di benessere, sia fisico che psicologico.

Dunque, conoscere l'etogramma di una specie ha un'inestimabile valenza perchè l'insieme dei comportamenti di una specie definisce imprescrittibilmente quelli che sono i bisogni fondamentali di un individuo della specie stessa. Marcare con gli spruzzi d'urina o graffiare le superfici è un bisogno del gatto non meno di quanto lo sia mangiare, bere, giocare, avere una vita attiva ed interessante.

L'importanza dell'etogramma di specie si fa tanto più evidente quanto più lo si cerchi di ignorare: infatti, un gatto a cui venga negata la possibilità di eplicitare un naturale comportamento di specie, viene limitato, di fatto, nell'espressione di un bisogno fondamentale per la sua sopravvivenza e, dunque, per il suo benessere. Ne consegue uno stato di malessere generale dell'individuo che in prima istanza cercherà di adattare il proprio status interno ed esterno alle nuove condizioni ambientali. Se questo tentativo di adattamento fallisse, l'individuo andrà molto probabilmente incontro ad una serie di alterazioni del comportamento di varia intensità e gravità.

In definitiva, per approcciarsi correttamente ad una qualunque specie e garantire un buon livello di benessere agli individui della stessa, è importante domandarsi sempre: questo comportamento che osservo fa parte dell'etogramma? Se la risposta è “sì”, è necessario garantire all'animale tutte le condizioni ambientali e sociali che gli permettano di esprimere quel comportamento. Se la risposta è “no”, potremmo essere in presenza di un comportamento appreso (es. gatti che urinano nel water) o di una risposta adattiva (es. gatti che dormono di notte accanto al proprietario e vegliano di giorno, gatti che urinano fuori dalla lettiera), ovvero di un comportamento alterato (es. gatti aggressivi).

Sonia Campa, Consulente comportamentale

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  • Ultima modifica: 2018/06/18 23:41
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