Le marcature

“Segnare” il territorio, ossia marcare, identificare punti strategici dello stesso attraverso degli schizzi di urina, è il modo con cui i gatti segnalano la loro presenza ad altri gatti. I destinatari di questo messaggio possono essere altri maschi interi cui viene indirettamente intimato di stare lontani se non vogliono ritrovarsi in una paurosa contesa territoriale; femmine intere, magari in estro, cui viene comunicata la disponibilità alla riproduzione; genericamente altri gatti sul territorio che vengono “avvertiti” della presenza di un potenziale competitore; in altri casi, è una sorta di “post-it” per ricordare che quel punto è particolarmente critico e pericoloso. È interessante notare che la marcatura (o, meglio, la segnalazione feromonale che essa rappresenta) non è un atteggiamento esclusivamente maschile: proprio per il suo ruolo di comunicazione intra-specifica, possono adottarlo maschi e femmine in egual misura, seppure i maschi lo utilizzino con maggior frequenza e probabilità a causa del significato sessuale che questo tipo di comportamento esplicita per essi.

I gatti marcano in vari modi e ciascuno ha un significato differente, a seconda del contesto e delle condizioni emotive con cui viene fatto. Marca un gatto che struscia anche solo per un secondo il mento, la guancia, il collo, i fianchi o la coda contro un oggetto; marca un gatto che si fa le unghie contro una superficie; marca il gatto che rilascia a terra le proprie feci e marca il gatto che, dando le spalle ad una superficie verticale, tamburella leggermente con le zampette anteriori, fa vibrare la coda e rilascia un getto d’urina in orizzontale. Sembrerebbe che persino il rotolamento che le gatte esibiscono durante l’estro sia un modo di “marcare”, ossia di rilasciare e disperdere feromoni carichi di messaggi sessuali.

Malgrado quel che si pensa diffusamente, i gatti non graffiano poltrone, stipiti e qualunque altra superficie graffiabile per affilarsi le unghie. O, almeno, affilarsi le unghie non è la loro preoccupazione principale. Un gatto che graffia una qualunque superficie, in realtà, sta marcando una porzione di territorio, attraverso il rilascio di frazioni di feromoni emessi dalle ghiandole interdigitali. Questo spiega perché è così difficile far desistere un gatto dal graffiare una determinata superficie: per lui quel gesto rappresenta molto più che una normale manicure, è un atto legato alla sua sopravvivenza, al suo controllo del territorio. Di conseguenza, piuttosto che inibirlo nel gesto con clamorose sgridate è molto più sensato permettere a Micio di graffiare su superfici appositamente messe a disposizione per lui e per le sue esigenze: un bel tiragraffi posto in una zona ben frequentata della casa sarà un’ottima alternativa ai vostri preziosi mobili.

Sonia Campa, Consulente per il comportamento animale

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  • Ultima modifica: 2018/06/18 23:41
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