Diarrea

Frequenza alterata di emissione di feci di consistenza anormale. È il segno clinico di una patologia intestinale. Si ha diarrea per elevata secrezione di fluidi o per ridotto assorbimento di fluidi da parte dell’intestino, per elevata permeabilità della mucosa enterica e per una alterata motilità intestinale.

  • Ingestione di alimenti in decomposizione o inquinati da microrganismi potenzialmente patogeni.
  • Pasti troppo abbondanti
  • Brusco cambio della razione alimentare
  • Intolleranza ai determinati componenti della razione alimentare
  • Virus (Parvovirus, Coronavirus, Rotavirus)
  • Batteri (Salmonella, Clostridium, Escherichia Coli)
  • Parassiti intestinali (Giardia, ascaridi, coccidi)
  • Farmaci e composti tossici
  • Patologie pancreatiche

Nella maggior parte dei soggetti colpiti da diarrea acuta non è necessario utilizzare farmaci, ma è sufficiente tenere a digiuno l’animale per 24 ore e poi riprendere progressivamente a somministrare in piccole dosi crescenti una razione ricca in proteine, evitando grassi e lattosio (es. pollo o tacchino bollito). Di solito la diarrea si risolve in 3-4 giorni e gradualmente si può passare all’alimentazione solitamente usata. Se invece la diarrea persiste bisognerà attuare una terapia vera e propria in base alla diagnosi del veterinario.
Silvia Bombardi con la revisione di Raffaella Capobianco, Medico Veterinario

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  • Ultima modifica: 2009/10/16 20:02
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