Il Somalo

Merlino di Gens Rubra

Il gatto somalo deriva dall’abissino e ne è la variante a pelo semilungo. Questa ‘fratellanza’ tra le due razze (la razza somala è infatti considerata ‘razza sorella’ di quella abissina) è richiamata anche dal nome: mentre l’abissino si chiama così perché da quella regione africana provenivano i primi esemplari importati in Inghilterra nella seconda metà dell’Ottocento, il nome somalo è un nome di pura fantasia, ideato soltanto per la contiguità geografica delle due aree, così da richiamare anche nel nome la parentela tra i due tipi di gatto. I primi ‘abissini a pelo lungo’ comparvero nel periodo tra le due guerre mondiali e soprattutto nel secondo dopoguerra, quando, per evitare l’estinzione della razza abissina, alcuni allevatori accoppiarono i pochi esemplari rimasti con gatti autoctoni, forse anche con gatti a pelo lungo. A causa di questi accoppiamenti comparvero a volte cuccioli che presentavano la caratteristica del pelo lungo, non ammessa nell’abissino. Non si sa con certezza quanti fossero questi esemplari, poiché, dato il pelo lungo, venivano estromessi dalla riproduzione e ceduti come gattini indesiderati. Tuttavia, l’interesse e la passione di alcuni allevatori canadesi e statunitensi fecero sì che si cominciasse, a metà degli anni ’60, una selezione di questi gatti, al fine di farli riconoscere ufficialmente come razza. Il nome di ‘somalo’ venne ideato da uno di questi allevatori, la signora Evelyn Mague, considerata la fondatrice della razza, che venne riconosciuta dal CFA, negli USA, nel 1979 e dalla FIFe, la più importante e diffusa federazione felina europea, nel 1982.

Titania di Gens Rubra Il somalo, in quanto razza sorella dell’abissino, ne condivide in tutto e per tutto le caratteristiche fisiche: l’unica differenza è data dalla lunghezza del pelo, che nel somalo è semilungo. Si tratta cioè di un mantello che non è lungo e folto come quello del persiano, ma che tuttavia accomuna questa razza a quelle a pelo lungo. Questa caratteristica è particolarmente visibile ed apprezzabile nella gorgera, nella coda e nelle zampe posteriori. La tessitura del pelo è molto soffice e setosa, a differenza di quella dell’abissino, che è più elastica. Il corpo del somalo è altrettanto muscoloso e snello di quello di un abissino, ma la sua eleganza è parzialmente mascherata dalla lunghezza del pelo, che ne mitiga i caratteri: presenta arti e coda lunghi, collo arcuato, testa armoniosa, con un lieve stop nel profilo, mento forte, orecchie medio-grandi portate ben distanziate e piazzate basse sulla testa, occhi a mandorla larga, grandi e intelligenti. Anche il somalo presenta il tipico disegno ticking del mantello, ma la lunghezza del pelo ne maschera le caratteristiche e determina una maturazione del colore decisamente più tardiva che nell’abissino: un somalo completa il proprio colore a volte intorno ai due anni di età. Anche se i colori più diffusi sono il lepre e il sorrel, ad oggi nel somalo sono riconosciuti, nelle rispettive associazioni, tutti i colori dell’abissino.

Badina's Silmarillion Anche nel carattere il somalo è analogo all’abissino: si tratta quindi di un gatto molto intelligente e curioso, agile e atletico. E’ tuttavia vero che gli allevatori testimoniano spesso che i somali non arrivano sempre ad equiparare in vivacità la loro razza sorella, forse anche a causa della selezione attuata per fissarne nel tempo i caratteri specifici. Come per l’abissino, si tratta di un gatto molto affettuoso e partecipe alla vita familiare, amante della compagnia ed aperto agli incontri, adatto a famiglie con bambini o altri animali. Il pelo lungo richiede qualche cura in più, anche se, dati i caratteri rustici della razza, sarà sufficiente qualche spazzolata e pettinata in più che in un gatto a pelo corto, preferibilmente un bagno se lo si vuole portare in esposizione.

Maria Grazia Bregani Presidente CIGAS

Club Italiano del Gatto Abissino e Somalo (CIGAS)
Sito web: http://www.cigas.org Referente per contatti: Marinella Bernini: gensrubra@libero.it

Il CIGAS, fondato nel 2004, è l’unico Club di Razza ad oggi esistente in Italia per i gatti abissino e somalo e riunisce la maggior parte degli allevatori attivi su tutto il territorio nazionale, oltre a proprietari ed estimatori di questi gatti. Il club è riconosciuto ANFI (FIFe) e AFeF (WCF) e le sue finalità sono: sviluppare l’interesse e la conoscenza per queste razze; preservarne e promuoverne l’allevamento; contribuire al controllo e alla prevenzione di malattie genetiche ereditarie proprie di queste razze; favorire la mutua assistenza tra i soci, quali allevatori e proprietari. La caratteristica principale del CIGAS è l’attenzione che viene data alla salute e al benessere dei gatti, non solo per quanto riguarda l’allevamento, ma anche quando il gattino è giunto nella sua nuova famiglia. Gli allevatori si impegnano infatti a seguire i nuovi proprietari mettendo a disposizione la loro esperienza, in modo che si diffonda una cultura sappia dare il giusto valore a questi splendidi animali, anche grazie alla possibilità, per i soci, di iscriversi ad una mailing list.

  • Merlino di Gens Rubra, maschio lepre (SOM n), allevamento di Gens Rubra di Marinella Bernini, proprietario P.Paini. Foto © Roberto della Vite
  • Titania di Gens Rubra, femmina lepre (SOM n), allevamento di Gens Rubra di Marinella Bernini. Foto © Marco Panighini
  • Badina's Silmarillion, maschio sorrel (SOM o), allevamento Badina's di Per e Eva Baden, proprietaria Marinella Bernini. Foto © Gens Rubra.
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  • Ultima modifica: 2018/06/18 23:41
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