L'Egyptian Mau

Iltavilli Bonami Bnon

Iltavilli Aziza Amaunet L’Egyptian mau (mau in egiziano significa gatto) è la razza che si contende con l’abissino l’onore di derivare direttamente dai gatti adorati dagli antichi egizi. Molti studiosi infatti sono convinti che l’Egyptian mau sia il discendente dei gatti che gli Egizi addomesticarono partendo da una sottospecie del Gatto Selvatico Africano (Felis Lybica), il Lybica Ocreata. La loro passione per questi gatti, adorati e divinizzati, è testimoniata da reperti, mummie e pitture tombali. Tuttavia, come per l’abissino, non ci sono ancora prove certe e definitive delle origini prime di questa razza, che restano quindi ancora oscure e sono tutt’oggi oggetto di studio. Sicuramente più semplice è risalire alla storia recente che portò alla selezione dell’Egyptian mau: nel 1953, alla principessa Nathalie Troubetoskoy, che viveva in esilio a Roma, fu mostrata una gattina maculata che era stata affidata ad un ragazzo da un diplomatico del Medio-Oriente. Colpita dalla particolarità della gattina, la principessa decise di scoprirne le origini e riuscì ad appurare -anche con l’aiuto di studiosi ed esperti- che si trattava di una gatta egiziana mau. Determinata a salvare la razza dall’estinzione, Nathalie riuscì ad ottenere altri esemplari dall’ambasciatore della Siria e, una volta stabilitasi a New York, negli USA, cominciò la selezione nel 1956, con due femmine silver e un maschio bronze, che diedero l’avvio all’allevamento di nome Fatima. L’Egyptian mau ottenne il riconoscimento dal CFA nel 1977, dalla FIFe nel 1992.

Iltavilli Chenzira Cepheus L’Egyptian Mau è l’unica razza domestica di gatti maculati in cui il particolare disegno sia frutto esclusivamente della natura. Infatti l’Ocicat, che può assomigliare ad un mau, è frutto di una accurata selezione umana, così come il Bengal è originariamente frutto dell’ibridazione attuata dall’uomo tra gatti domestici e selvatici. L’Egyptian mau è un gatto di taglia media, dal corpo piuttosto allungato, muscoloso ma agile ed elegante. Le zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori. Questa caratteristica- insieme alla particolare membrana di pelle che congiunge i fianchi alle zampe posteriori, presente in alcune linee-, gli consente lo scatto nel salto e nella corsa: si dice infatti che sia il gatto più veloce di tutte le razze. La testa è a forma di cuneo smussato, di media lunghezza, né appuntita né squadrata, caratterizzata da una canna nasale che ha la stessa larghezza alla base e al tartufo; gli occhi grandi, lievemente a mandorla, del tipico colore verde uvaspina, sono bordati di nero e dotati di un accenno di sopracciglia che conferisce a questo gatto la tipica espressione un po’ preoccupata. Le orecchie sono medio-grandi, bene aperte alla base, poste relativamente in alto sulla testa, ma ben distanziate. L’Egyptian mau è riconosciuto nei colori silver, bronze e smoke. Nel caso del bronze e del silver, è richiesto un ottimo contrasto tra le macchie e il colore generale del mantello

L’Egyptian mau è un gatto piuttosto tranquillo e pacato, ma che sa essere velocissimo in caso di bisogno. L’attenta selezione attuata negli anni l’ha trasformato, dal gatto dal carattere fiero ma non sempre prevedibile degli anni Cinquanta-Sessanta, in un ottimo compagno. Particolarmente affezionato alle persone con cui vive e ai luoghi che riconosce come propri, si rivela straordinariamente leale e fedele nei loro confronti, a volte anche possessivo ed esclusivo nei suoi affetti. Ricambia le attenzioni con una voce gentile e melodiosa, fusa e un veloce ondeggiamento della coda, movimento caratteristico che mette in atto quando è soddisfatto.

Maria Grazia Bregani, con la supervisione di Gianfranco Mantovani, giudice internazionale FIFe.

  • Iltavilli Bonami Bnon , maschio black silver tabby spotted (MAU ns 24), allevamento Iltavilli di Päivi e Samu Kahila. Foto © Heikki Siltala (CC Attribution 3.0 Unported)
  • Iltavilli Aziza Amaunet, femmina black smoke (MAU ns 24), allevamento Iltavilli di Päivi e Samu Kahila. Foto © Heikki Siltala (CC Attribution 3.0 Unported)
  • Iltavilli Chenzira Cepheus, maschio black silver tabby spotted (MAU ns 24), allevamento Iltavilli di Päivi e Samu Kahila. Foto © Heikki Siltala (CC Attribution 3.0 Unported)
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  • Ultima modifica: 2018/06/18 23:41
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