Il Sokoke

Femmina adulta

Prima che Jeni Slater lo scoprisse, il Sokoke viveva sugli alberi e cacciava gli insetti cercando di mimare le gesta dei grandi felini della savana. Il suo habitat naturale, dal quale la razza ha preso in seguito il nome, è la Foresta di Sokoke, una riserva naturale che si estende per oltre quattrocento chilometri quadrati tra Kilifi e Malindi. Qui vivono diverse specie endemiche fra cui mammiferi e uccelli. Va sottolineato che la sua storia di felino domestico è assai recente e che l’addomesticamento è avvenuto grazie anche all’inserimento dei primi esemplari in allevamenti felini già esistenti. Jane Slater ha svolto un lavoro importantissimo, infatti, i primi Sokoke non era certo “socievoli” come quelli delle generazioni attuali. Di fatto si deve pensare che fossero particolarmente estroversi e curiosi nei confronti dell’uomo se si sono “affezionati” così presto! Tanto che anche i responsabili del dipartimento veterinario del governo kenyota che si occupavano della Sokoke Forest, constatarono la trasformazione di questi animali, considerati selvatici e inavvicinabili, avvenuta in maniera eccezionale. Dalla foresta in Kenya la notizia arriva nel “mondo civilizzato”, prima con qualche fotografia e finalmente con i primi esemplari! La razza venne riconosciuta dalla FIFe nel 1993. Le prime osservazioni delle caratteristiche morfologiche e comportamentali, fatte da Jeni Slater e poi confermate da chi si è interessato alla razza, danno un suo primo “identikit”. Per esempio, il “disegno tabby” nel mantello è uguale in tutti i gatti, quasi si trattasse di un vero e proprio “marchio di fabbrica”.

 Jeni's Musikia M'Kubwa Il Sokoke è un gatto longilineo, scattante, con una coda di media lunghezza, spessa alla base. La sua pelliccia priva di sottopelo, è morbida e setosa al tatto. Il disegno ideale è del tutto particolare e si ritrova solo in questa razza. E’ simile al tabby blotched, ma presenta una specifica marmorizzazione che lo differenzia da tutti gli altri gatti. Le zampe, lunghe e muscolose, ricordano quelle del ghepardo: quelle posteriori, infatti, grazie alla loro angolatura, permettono scatti da veri “felini”! La testa è piccola paragonata al resto del corpo; il naso, di media lunghezza, è diritto; gli zigomi sono alti e ben definiti, come pure la zona delle vibrisse che però non deve essere pinzata. Le orecchie sono di media grandezza, larghe alla base. Gli occhi sono grandi e di forma leggermente ovale. Il Sokoke è un gatto a pelo corto, la sua alimentazione è semplice. Anche le femmine in gravidanza e, in seguito al momento del parto e durante lo svezzamento, sono molto indipendenti e perfettamente responsabili dei loro piccoli. Ancora oggi il Sokoke è purtroppo un animale rarissimo in tutto il mondo.

Sokoke Come è stato già detto, il Sokoke è un gatto che ha dimostrato di sapersi affezionare moltissimo all’uomo, senza essere mai invadente. E’ un gatto attivo ed indipendente, piuttosto chiacchierone, grazie alla sua voce sonora, e molto sensibile agli umori altrui. La sua intelligenza gli consente di comprendere perfettamente quello che gli sta accadendo intorno ed è in grado di instaurare con i suoi compagni umani un ottimo dialogo. Domestico ‘per natura’, non necessita di cure speciali. Un’attenzione particolare, tuttavia, deve essere data a tutti, grandi e cuccioli, femmine e maschi, in inverno; il Sokoke infatti, è un gatto che nasce in un clima tropicale, quindi, il gelo dell’inverno può dargli alcuni fastidi, ma basta sapergli creare una cuccia confortevole e calda e tutto andrà per il meglio.

Flavia Capra Giudice internazionale FIFe

Flavia Capra: flavia@fotografics.it

  • Femmina adulta (SOK). Allevamento Kimburu di Anita Engebakken. Foto © Bob Schwartz. Riproduzione vietata.
  • Jeni's Musikia M'Kubwa, maschio (SOK), allevamento Jeni's di Jeni Slater, proprietaria Flavia Capra. Foto © Bob Schwartz. Riproduzione vietata.
  • Maschio adulto (SOK). Foto © Bob Schwartz. Riproduzione vietata.
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  • Ultima modifica: 2018/06/18 23:41
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